REGOLA #3 Mai escludere un oggetto a priori

Mai escludere un oggetto a priori.

A volte un oggetto che crediamo “senza speranza” ha solo bisogno di essere valorizzato dal giusto contesto.
Questo vale in parte anche per i materiali, ma in questo caso la cosa si fa un pochino più complicata…
Per quanto riguarda arredi e complementi, poche cose sono “brutte” a prescindere. Per tutto il resto c’è il progetto.

Mi è successo di rado, nella mia vita professionale, di incontrare persone che desiderassero avere nella loro casa tutto, ma proprio tutto tuttissimo, nuovo. E confesso che mi hanno sempre lievemente incuriosito.
Io fra me e me le definisco, naturalmente in modo scherzoso, “gli scappati di casa”.
Perché a me sembra strano che una persona non abbia almeno una mobile, dei quadri, dei complementi ai quali non vuole rinunciare e che si porta dietro da case (o vite) precedenti.
Se sono cose importanti, a cui tiene, di solito faccio di tutto per inserirle nel progetto.
Diffidate di chi cerca di convincervi a fare il contrario.

Certo, se sono oggetti davvero difficili, occorre talvolta condizionare parte del progetto alla loro presenza. Occorre volerlo davvero.
Anni fa mi è capitato di curare una ristrutturazione per una famiglia che sarebbe andata a vivere nella casa dei nonni, indubbiamente segnata dal tempo e piena di oggetti ed arredi distanti anni luce dal gusto contemporaneo.
Fra questi un grande lampadario in ceramica di Capodimonte… avete presente le statuine della nonna? Ecco, moltiplicate per n !!
Il mio cliente era ormai rassegnato a buttarlo, perché francamente vedendolo inserito in un contesto diciamo… “coordinato” non si poteva immaginare altro.
Quando mi ha detto, con malinconia: “che peccato però, mia mamma amava follemente quel lampadario…” io ho pensato immediatamente “ci devo almeno provare…”
Alla fine ho proposto il progetto di una cucina lineare, essenzialissima, bianco ottico con piani in acciaio. Pareti bianche.
Una scatola bianca insomma… con in mezzo lui. Nel frattempo, avevo iniziato a trovarlo bellissimo.

E’ bello vivere in compagnia di oggetti che ci ricordano momenti felici.
Non devono necessariamente essere con noi da tutta la vita, possiamo provare lo stesso trasporto e affetto per qualcosa acquistato per caso in un mercatino.
Se vi piace veramente, se ci tenete, un modo per armonizzarlo con il contesto si trova.
A volte non è facile, a volte richiede compromessi o un duro lavoro (progettuale), ma poi, in qualche modo, si riesce.